Non mi sono mai considerata una donna avventata o che fa le cose per istinto. Anzi nel mio quotidiano sono sempre stata molto riflessiva e razionale. Ed è per questo che voglio raccontarvi di quando ho fatto sesso in macchina con il figlio appena ventenne della mia migliore amica. Sicuramente il mio racconto erotico è. per me, una sorta di sfogo ma anche una confessione ed una presa di coscienza che, alle volte, bisogna un po’ lasciarsi andare nella vita. Viverla per come viene e lasciarsi trasportare anche da quella passione che cerchi di tenere sopita nella tua quotidianità.
Non sono mai stata una moglie troia che fa carsex occasionale. Non ho mai per questo avuto un amante. E non perché non ne abbia avuto l’occasione o nessun uomo si è interessato a me. Tutto quello che è successo infine è avvenuto perché non mi aspettavo potesse succedere.
Il sesso in macchina non mi è mai piaciuto.
Si lo ammetto. Fino a quel giorno trovavo molto scomodo fare sesso dentro una macchina. In inverno poi il freddo mi ha sempre molto inibita solo al pensiero. Da ragazza con il mio fidanzato che poi è diventato mio marito è successo ma non è mai stata una esperienza erotica significativa per me.
Quel giorno invece mi ha cambiato la vita e il sesso poi , per me, non è stato più lo stesso. Lui , il protagonista del mio atto infedele, si chiama Roberto, un bel ragazzo moro, con i riccioli ed un fisico scolpito grazie alla palestra. E’ il figlio della mia migliore amica e lo conosco da quando aveva 3 anni. Tante vacanze assieme e tante uscite serali. Insomma l’ho visto crescere ed oggi che ha 20 anni devo dire che è diventato un bel giovane, anche molto simpatico.
Mentre lo accompagnavo in palestra con la macchina……
Quel giorno la mia amica aveva la sua macchina dal meccanico. Doveva farle la revisione e quindi non poteva andare a lasciare suo figlio Roberto in palestra. Lui poi avrebbe avuto una lezione all’università ed avrebbe preso la metro. Da amica quale sono e sempre molto disponibile mi sono proposta io di accompagnarlo. Ne avrei approfittato, pensai , di chiedergli di un piccolo problema al mio computer dato che lui è sempre stato bravo con l’informatica ed è pure iscritto ad ingegneria.
Appena salito in macchina però la conversazione virò quasi subito sul fatto che avevo una pettinatura che a Roberto piaceva moltissimo. Mi sembro strano quel suo interesse nei miei confronti. Non mi aveva mai fatto un complimento del genere e quindi la cosa mi colpì moltissimo. Ma mi fece anche molto piacere devo dire.
Non voglio farla lunga anche perché tutto prese una piega inaspettata quanto piacevole nel giro di 5 minuti. Mi confessò infatti che aveva sempre desiderato fare sesso con me. La notte spesso si masturbava pensando a me ed a come gli sarebbe piaciuto scoparmi. Anzi il suo sogno erotico più frequente con me era quello di farlo in macchina .
Devo dire che non so cosa mi sia successo. Ma dopo un paio di minuti da quella sua innocente quanto imbarazzante confessione ero già che limonavo con lui come avrebbe fatto una ragazzina alla sua prima cotta.
Ci siamo subito appartati in una traversa . La strada era una di quelle chiuse . Si poteva insomma soltanto entrare ma non aveva una uscita. Nessuno in vista ed io che mi sono lasciata prendere da una eccitazione che non pensavo potesse assalirmi in quel modo.
Lo abbiamo fatto come dei ragazzini in calore
Si prima gli ho preso il cazzo in mano. Grosso ma soprattutto caldissimo. Lo segai e poi me lo misi in bocca. Oddio stavo facendo un pompino in macchina al figlio della mia migliore amica. Lui nel frattempo si dava da fare con la mia figa caldissima e con i miei capezzoli. Li mordeva fino a quasi farmi male. Ma la cosa mi eccitava ancora di più. Stavo per venire già quando abbiamo iniziato a scopare. Prima io sopra di lui e poi lui da dietro . Abbiamo goduto nello stesso momento e abbiamo finito per rimanere abbracciati per almeno 10 minuti.
La scopata a bordo della mia macchina , quella che uso per andare in centro a fare la spesa con mio marito, più bella e coinvolgente che avessi mai potuto immaginare.
Non abbiamo mai fatto parola a nessuno di questo nostro incontro clandestino. Siamo ormai complici amanti e quando possiamo, senza dare nell’occhio e fare sospettare sua madre ma soprattutto mio marito, ci ritagliamo una mezz’ora per stare insieme a fare sesso.
Io vorrei incontrarti è non te ne pentirai perché ti farò impazzire prima con i preliminari è poi con tutto il resto